Doula è un termine greco riutilizzato per la prima volta dall'antropologa Dana Raphael per indicare le madri che, nelle Filippine, assistono altre madri e in seguito ripreso dai ricercatori americani Klaus e Kennell durante i loro studi sugli effetti della presenza di una “compagna” durante il travaglio e il parto.
Il risultato di questi studi dimostra che la presenza continua di una doula favorisce una migliore esperienza del parto, rende il travaglio più facile e rapido, riduce il tasso di cesarei, riduce il tasso di altri interventi, farmacologici e non, aumenta il tasso di successo nell'allattamento e previene la depressione post parto. In seguito questi dati sono stati confermati da ulteriori studi.
La figura della doula ha ragione di essere solo se si è profondamente compreso il funzionamento
fisiologico che permette al corpo della donna di partorire secondo natura. Perciò il ruolo principale della doula è di proteggere dai condizionamenti sia culturali che emozionali per
preservare la sacralità dell'evento che sta accompagnando.
L'OMS RACCOMANDA L’INTRODUZIONE DELLA DOULA NEGLI OSPEDALI (COME GIÀ SPERIMENTATO IN OLANDA) QUALE PRESENZA CONTINUA A FIANCO DELLA DONNA DURANTE IL TRAVAGLIO, PERCHÉ LEVATRICI E PERSONALE MEDICO SONO SPESSO OCCUPATI IN ALTRI COMPITI. ESSA PUÒ COSÌ CONTRIBUIRE ALLA RISCOPERTA DEI BISOGNI FISIOLOGICI DELLA DONNA DURANTE IL PARTO: SENTIRSI AL SICURO, IN UN AMBIENTE INTIMO E RACCOLTO, SENZA ESSERE OSSERVATA O GIUDICATA.